Archeologia e storia del cantiere di costruzione

Autores/as

  • Tiziano Mannoni
  • Anna Boato

DOI:

https://doi.org/10.3989/arq.arqt.2002.5

Palabras clave:

Archeologia dell’Architettura, Dato archeometrico, Dato archeologico, Cultura Materiale, Fonti documentarie

Resumen


La storia dell’architettura per più di duecento anni ha cercato di capire la costruzione attraverso le fonti scritte, raggiungendo in ciò una notevole specializzazione. La assai più recente archeologia dell’architettura sta cercando di far parlare il costruito stesso sulla sua storia, ivi compresa quella del cantiere di costruzione. I dati archeologici (sequenze stratigrafiche, datazioni archeologiche, materiali e tecniche costruttive), fatti dialogare con i dati archeometrici (orologi naturali, provenienze, caratteristiche e rarità dei materiali), secondo le regole della cultura materiale (apprendimento e trasmissione del saper fare empirico), permettono di affrontare la conoscenza delle scelte effettuate dai costruttori, le loro possibilità e le loro motivazioni (critica archeologica). E’ a questo punto che la ricerca fa un vero salto di qualità e di quantità se si rileggono con l’occhio dell’archeologo i dati scritti provenienti dai contratti di costruzione, dai permessi pubblici, dalla contabilità del cantiere e dalle stime e perizie delle opere compiute.

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Publicado

2002-12-30

Cómo citar

Mannoni, T., & Boato, A. (2002). Archeologia e storia del cantiere di costruzione. Arqueología De La Arquitectura, (1), 39–53. https://doi.org/10.3989/arq.arqt.2002.5

Número

Sección

Artículos