Ruolo e salvaguardia delle evidenze stratigrafiche nel progetto e nel cantiere di restauro

Autores/as

  • Francesco Doglioni Istituto Universitario d’Architettura di Venezia

DOI:

https://doi.org/10.3989/arq.arqt.2002.10

Palabras clave:

Stratigrafia, Restauro Architettonico, Autenticità

Resumen


La relazione affronta diversi aspetti del rapporto tra stratigrafia e restauro architettonico.Dopo aver descritto la posizione nei confronti dell’utilizzo della stratigrafia delle principali correnti di pensiero sul restauro in Italia, vengono trattate la questione dell’autenticità e degli interventi a contrasto degli effetti di degrado che coinvolgono le tracce della stratificazione. Ai fini della riconoscibilità degli interventi di restauro, si propone di concepirli e realizzarli come strati intenzionalmente realizzati per consentire a posteriori la lettura della sequenza, e si indicano accorgimenti e modi operativi.Vengono presentati tre casi di restauro (il Chiostro delle Cucine nel Convento di S. Paolo a Parma, la chiesa di S.Marcello a Feltre, il Convento di S. Cosma e Damiano a Venezia) che, con modalità articolate, cercano di coniugare la conservazione e la leggibilità delle tracce con gli obiettivi più generali del restauro.

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Publicado

2002-12-30

Cómo citar

Doglioni, F. (2002). Ruolo e salvaguardia delle evidenze stratigrafiche nel progetto e nel cantiere di restauro. Arqueología De La Arquitectura, (1), 113–130. https://doi.org/10.3989/arq.arqt.2002.10

Número

Sección

Artículos